I prodotti made in Italia sono circa il 33% della produzione dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati per un valore di 51 miliardi di euro di fatturato.
Il punto focale e' il Made in Italy spesso non è realmente e totalmente favola, come si evince dal rapporto stilato da Coldiretti-Eurispes sulle agromafie, associazioni criminali mafiose nelle attività economiche del comparto agricolo.
Imponente e' stato il maxisequestro di 4.607 quintali di doppio concentrato di pomodoro pari a quasi un 1 milione di barattoli, per un valore di circa 400 mila euro.
Il motivo?
In realta' si trattava di triplo concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina.
Ed e' il consumatore a farne le spese, in tutti I casi. Paga un prodotto di bassa qualita' al prezzo di uno totalmente italiano, dalla materia prima, alla lavorazione e al confezionamento.
Coldiretti ha denunciato dalle navi provenienti dalla Cina sbarcano fusti di oltre 200 chili di peso con concentrato da rilavorare e confezionare verra' poi rivenduto venire Made in Italy.
Attualmente è obbligatorio infatti, indicare solo il luogo di confezionamento, non quello di coltivazione del pomodoro
Questo tipo di frode alimentare interessa poi in modo speciale il consumatore italiano, essendo la salsa di pomodoro alla base della nostra dieta mediterranea e si stima ogni italiano consumi ogni anno circa 30 kg di pomodoro tra pomodoro fresco, passato di pomodoro, polpe, concentrazione e derivati.
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